5 ragioni per adottare Edutainment e Marketing esperienziale

Se vuoi conquistare una donna falla ridere!

Elia e Manuel ce l'hanno fatta durante un corso di formazione.
Il loro obiettivo però non era sedurmi, bensì fare edutainment.
La sua traduzione è "Intrattenimento educativo"!

Ma cosa fanno? I pagliacci?

 

Si tratta di una forma di comunicazione atta ad educare e divertire allo stesso tempo. Loro la chiamano edutrainnment perché sono dei trainner. Ma questo nuovo modo di insegnare dovrebbe essere esercitato da tutti gli educatori, formatori, insegnanti e relatori che hanno un pubblico davanti a se.

Perché?

Perché adottare l'edutainment nella didattica e durante i corsi di formazione, fa fare un'esperienza che rimane impressa nella mente di chi la vive. Agevola l'apprendimento. Aiuta a ricordare un messaggio facendo compiere un'azione alla quale corrisponde un'emozione.

Non è una grande novità. Nel Settecento Benjamin Franklin disse:

"Dimmi e io dimentico;
mostrami e io ricordo;
coinvolgimi e io imparo".

Ho conosciuto Elia e Manuel ad un corso dal titolo "Promote your brand".

Location dell'evento: la Cantina Valpantena Verona SCA di Quinto di Valpantena. Ma erano loro i padroni di casa quella sera.

Hanno passato poi la parola a Beatrice Vedovi che ci ha dato gli stimoli per riflettere su noi stessi e su come ci presentiamo agli altri.

Quando sono tornata a casa ero così contenta e ricca di stimoli che ho messo le mani sulla tastiera e i miei pensieri si sono materializzati, nero su bianco, in questo articolo:

Edutainment e marketing esperienziale: 2 forme di comunicazione fondamentali per valorizzare il brand e la persona.

I vantaggi dell'edutainment

Io credo che adottare l'edutainment durante la didattica o la formazione rappresenti una forma di rispetto verso l'interlocutore. Lo si aiuta a memorizzare il messaggio e gli si fa provare delle emozioni positive.

Ho individuato 5 plus che secondo me apportano valore a chi sceglie di adottare questa modalità di formazione.

  1. Con l'edutainment si supera la distanza tra insegnante e corsista, poiché si rendono protagoniste tutte le persone, ma anche le azioni e le emozioni. Tutti i presenti in sala vengono posti sullo stesso piano e questo crea un maggior valore e un miglior feeling.
  2. L'edutainment velocizza il processo di trasformazione, poiché l'esperienza vissuta genera un livello di coinvolgimento più alto, e le persone in ascolto fanno meno fatica a memorizzare i concetti e a raggiungere un nuovo grado di competenza.
  3. Grazie all'edutainment si attribuisce alla classe un ruolo attivo e partecipativo, creando qualcosa di nuovo e utile già durante le ore di formazione. E l'esito finale viene valutato da persone soddisfatte e felici di aver dimostrato con l'esercizio l'ottenimento di un risultato.
  4. Incentivando l'incontro e lo scambio di pareri e opinioni in libertà, si ha la possibilita di socializzare con chi sta condividendo quei momenti. E questo amplia le opportunità di fare networking e di conoscere persone nuove.
  5. Chi tiene un corso in modalità edutainment acquista un carattere magnetico che convince, persuade e migliora l'inclinazione e la disponibilità a ripetere, rifare e consigliare l'esperienza.

Da un approccio di questo genere le persone si mettono in discussione e si riscoprono. È un ingranaggio che attiva due meccanismi: uno razionale, basato sull'apprendimento di nuovi concetti esterni, e uno emozionale basato sull'apprendimento di noi stessi.

In tutto questo, ho trovato un legame con il marketing esperienziale che possono adottare le aziende per fare promozione e vendita di prodotti e servizi.

I vantaggi del marketing esperienziale

  1. Adottando il marketing esperienziale, la marca si avvicina e si pone di fronte al cliente in un rapporto diretto a tu per tu. Grazie all'empatia, il brand soddisfa i bisogni emotivi del suo pubblico, facendolo innamorare di se.
  2. L'adozione di metodi e strategie per far fare un'esperienza al cliente fa sì che esso sia sollecitato a emozionarsi e ricordarsi della marca con molta facilità. Il brand così velocizza il processo di fidelizzazione e di condivisione dei valori e dell'offerta commerciale.
  3. Il coinvolgimento emotivo è un'esperienza attiva che lascia un segno e un ricordo nella persona che la vive. È un modo per il brand di coccolare il suo cliente, di desiderare per lui la felicità e il benessere. Va oltre il mero scambio di denaro per un prodotto/servizio.
  4. Un'esperienza positiva crea una sorta di complicità e di scambio reciproco di pareri e opinioni tra il brand e i suoi utilizzatori. Questi ultimi diventano attori protagonisti dell'universo di valori della marca e l'azienda impara dai feedback che riceve.
  5. Un'esperienza significativa crea valore aggiunto e un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, poiché vivere una bella esperienza predispone le persone a spendere di più e a fare l'acquisto altre volte.

Da un appoccio di questo genere le persone e la marca si incontrano in una sorta di affinità emotiva. Così, la prossimità fisica, data dall'esperienza diretta, diventa anche prossimità emotiva, che in pratica si traduce nella scelta e nell'acquisto consapevole di un prodotto o servizio rispetto ad un altro concorrente.

Il minimo comun denominatore tra l'approccio formativo e quello commerciale sta nel far vivere momenti ludici, evasivi ed estremamente coinvolgenti per trasformare positivamente la vita delle persone.

Alla base del successo di queste tecniche ci deve essere il rispetto dell'interlocutore. Dal momento in cui si entra in contatto dandogli importanza e ascolto, fino a quando lo si saluta, lasciandolo con qualcosa che lo aiuti a vivere meglio.

Il mio modo di fare edutainment e marketing esperienziale

Sono una fan di tutte le forme di comunicazione che mi mettono in discussione. Che mi fanno fermare a riflettere. Che mi emozionano attraverso delle attività non convenzionali. Che mi fanno partecipare alla creazione del messaggio finale.
Sono molto più comunicative di altre perché mi fanno acquisire nuove conoscenze e competenze diverse. Mi rimangono impresse nella mente e mi danno modo di raccontarle.
Sono convinta si tratti della forma più rispettosa che si possa adottare verso il proprio pubblico. (Troverò il tempo, prima o poi, di ripercorrere vecchie esperienze fatte per raccontarti come e cosa mi ha colpito e mi ha fatto affermare: "è molto comunicativo!").
Nel mio lavoro, sia per raggiungere i miei obiettivi di business, sia per perseguire gli obiettivi dei miei clienti metto al primo posto la persona.
Tutti i ragionamenti e le strategie che studio mirano a trasformare in positivo le persone. Quindi, mirano a far compiere loro delle azioni, per raggiungere un risultato tangibile e misurabile.
Studio gli intenti di ricerca del pubblico al quale devo parlare.
Descrivo chiaramente le passioni, gli interessi e le caratteristiche fisiche di chi è interessato al prodotto o servizio che il mio cliente deve promuovere e vendere.
Penso alla reazione che una data scelta strategica può apportare nella mente del mio lettore.
Mi metto nei suoi panni e provo a descrivere come mi sentirei se fossi colpita da quel messaggio.
Lo faccio quando programmo la formazione in azienda e lo faccio quando pianifico una strategia di comunicazione di prodotto o di servizio.

Vuoi migliorare la relazione con i tuoi potenziali clienti?

Parliamone!

Cosa dici? Elia e Manuel sono stati bravi?

Direi che sono stati molto coinvolgenti e hanno raggiunto l'obiettivo: almeno su di me.
Io mi sono messa in gioco e ho pensato a molte cose.

L'incontro era sulla promozione del proprio brand e io, dopo 2 ore con loro, sono tornata a casa a scrivere un articolo per il mio blog. Doppio risultato!

Bravi, siete una realtà comunicativa!

In copertina: il mio visual board realizzato durante la serata Trainner.
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